21. SCÏ HO – Il morso che spezza – Giustizia e certezza della pena

C’è un ostacolo che va spezzato. Non è un responso piacevole quello che si può trarre dal ventunesimo esagramma, eppure c’è la promessa di riuscita.

C’è un ostacolo che va spezzato. Non è un responso piacevole quello che si può trarre dal ventunesimo esagramma, eppure c’è la promessa di riuscita. Più che l’esito, è importante la situazione, la strategia da adottare, i comportamenti da tenere.

Il chiarimento è essenziale, l’ostacolo va rimosso, altrimenti si crea una situazione di logoramento sfavorevole per tutto e per tutti.

La sentenza dichiara: propizio è dar corso alla legge. Quindi si parla di colpe e punizioni, si ricorda che deve esistere la certezza della pena e si fa espressamente riferimento al processo penale.

Un manager che ottiene questo esagramma come responso è probabilmente oggetto di pesanti pettegolezzi che lo danneggiano, ne è consapevole, e vive uno stato di stress estremamente pesante: la situazione va risolta.

Certo, serve equità, equilibrio, ma la giustizia va applicata e deve essere perseguita. Rapidità e rispetto sono due qualità implicite nel concetto di giustizia.

Tuttavia se ottenete questo esagramma si impone anche un esame di coscienza, in particolare se ci sono linee mobili. Le linee mobili, infatti, offrono indicazioni sulla tipologia e sul livello di colpa.

Il nove all’inizio potrebbe indicare la frequentazione di cattive compagnie: un rapido allontanamento e una pena lieve sono sufficienti.

Il sei al secondo posto esprime cattive abitudini, comportamenti errati. Si perde il senso della misura, ma non è colpa grave.

Il sei al terzo posto evidenzia una persona che si arroga il diritto, non suo, di amministrare la giustizia: non giudicare se non vuoi essere giudicato. Ci sarà umiliazione, ma non c’è colpa.

Con il nove al quarto posto ci sono avversari potenti che devono essere puniti: fermezza e duro lavoro possono aver ragione di costoro.

Il sei al quinto posto indica che si dovranno assumere responsabilità pesanti e sgradite, ma rimanendo incorruttibili come l’oro e consci dei pericoli che comporta la responsabilità sarà possibile superare gli ostacoli.

Infine il nove sopra racconta di una persona che non ascolta gli ammonimenti del bene, che somma colpa su colpa, che vive di arroganza ed egoismo: si prospetta inevitabilmente la sciagura.