Buone ferie

È tempo di vacanze. Non posso fare a meno di riflettere su quanto è cambiato il nostro modo di vivere in un arco di tempo relativamente breve.       

Ero bambina negli anni del boom economico e ho vissuto il passaggio tra quando spostarsi per andare in vacanza era un privilegio di pochi al momento in cui è diventato un’abitudine di quasi tutti. Ero bambina quando sono nate le prime autostrade e sono diventata adulta assistendo al loro sviluppo e, progressivamente, alle giornate delle lunghe code per l’esodo estivo.

Comprendo molto bene il senso di sfiducia, delusione e timore che provano moltissimi italiani. Siamo passati attraverso il benessere e la convinzione di un costante possibile miglioramento delle nostre condizioni di vita solo per ritrovarci in un futuro incerto, molti sbalzati “indietro” alla precarietà e allo spasmodico controllo delle risorse economiche disponibili in famiglia nella speranza non più di acquistare qualcosa di importante, ma solo arrivare a fine mese.

Dalla spasmodica difesa dei vagabondi (e non parlo certo di homeless) fatta senza criterio dai sindacati negli anni d’oro siamo arrivati allo sfruttamento autorizzato dei lavoratori, di qualunque età, senza neanche raggiungere per un attimo la parità dei diritti di genere: le donne sono sempre state meno pagate e più sfruttate.

La sensazione è, inevitabilmente, quella di aver fallito. Fallito talmente, ed è un fallimento imputabile ad intere generazioni.

Credo che più che di fallimento si debba parlare di spreco.

Negli anni del boom economico abbiamo costruito case scadenti, che ora stanno crollando con o senza l’aiuto dei terremoti, abbiamo cementificato un po’ tutto, abbiamo creato inquinamento e dissesto idrogeologico …

Basta studiare un po’ la storia per verificare che questi sprechi non sono rari, ma corrispondono sempre a civiltà in declino. È davvero il momento di costruire un mondo migliore, evitando di affannarci a difendere i privilegi di pochi sperando di entrare a far parte di quei pochi o di lasciarci condurre a una guerra tra poveri …

Forse non era di questo che dovevo parlare augurandovi buone vacanze, ma la riflessione è stata inevitabile.

E c’è anche un collegamento, molto stretto, con i suggerimenti di quest’anno.

Ovunque siate e ovunque andiate … ascoltate, osservate e gustate.

Ascoltate le persone che vi parlano, e ascoltatele profondamente, con la massima attenzione, a partire da familiari

Osservate, guardate davvero il mondo, le persone, le cose e voi stessi, e guardate con occhi nuovi e con un’apertura mentale avulsa dal giudizio

Gustate, passate più tempo a scegliere i cibi, magari cucinate insieme a chi amate, ricordate che una buona e sana alimentazione è alla base del mantenimento o del recupero della salute, e del piacere.

E amate, amate voi stessi, il mondo e le persone. L’amore è l’unica emozione che rende la vita degna di essere vissuta.

Buone vacanze