Che confusione!

Un amico mi chiede aiuto: è in un momento di grande confusione.

Ansia, tristezza, timore, desiderio di fare: ci sono tutte queste emozioni, e molte altre, in quello che mi racconta Carlo (ovviamente, il nome è di fantasia).

Non sa cosa fare, come procedere, a cosa dedicarsi, e nemmeno cosa chiedere. Non voglio forzarlo: procediamo per tentativi, sperando che per approssimazioni, domanda dopo domanda, risposta dopo risposta, sia possibile arrivare al nocciolo del problema, o almeno trovare una via da percorrere.

Tuttavia la chiarezza continua a mancare, le risposte sono titubanti, come se l’I Ching mi comunicasse che non siamo sulla strada giusta per sciogliere i nodi.

In questi casi c’è, secondo me, una domanda importante che può davvero aiutare: Chi sono io in questo momento?

Così la suggerisco, e procediamo.

Il responso non è simpatico, ma estremamente chiaro: l’esagramma 19 con tutte e sei le linee mobili, che si trasforma nell’esagramma 33.

La confusione è pienamente confermata. Le sei linee mobili evidenziano un percorso compiuto, ma soprattutto raccontano i dubbi, i sentimenti e le emozioni contrastanti. È quasi inutile leggere l’interpretazione delle singole linee.

La trasformazione invoca calma, pazienza, non è il momento di agire. Teoricamente potrei suggerire di andare in pensione, ma so che Carlo non ha l’età (né l’intenzione). Così invito alla calma, alla meditazione, suggerendo che si sia conclusa una fase della sua vita e non sia ancora il tempo per un nuovo inizio, quindi è inutile forzare le cose.

Suggerisco anche di ripetere la domanda dopo qualche tempo poiché il Libro dei mutamenti segnala, ma mano, il volgere del tempo.

E un mese dopo, alla stessa domanda, l’I Ching risponde con l’esagramma 3: la difficoltà iniziale.

Coincidenze?