Harry Potter ha ragione

Per tutti gli amanti di Harry Potter: ci sono almeno due delle magie di Harry che sono davvero realizzabili.
La magia e la realtà non sono poi così distanti, o, per meglio dire, è davvero possibile portare un po’ di magia nella nostra vita, e non è neanche così difficile. Ricordate quando Harry, e i suoi compagni di scuola, imparano a combattere i propri timori? E ricordate come fanno? È sufficiente unire ciò che fa paura con qualcosa che faccia ridere, e infatti la formula magica è Ridiculus! Questo avviene anche nella realtà, e ci sono almeno due modi per realizzare la magia.
  • Il primo è esattamente quello che viene insegnato ad Harry: abbinare ciò che spaventa con qualcosa di ridicolo, che lo sminuisce. Certo, bisogna essere dotati di senso dell’umorismo.
Ma il senso dell’umorismo è un sentimento importante, e bisognerebbe sempre svilupparlo. Non per evitare di prendere sul serio la vita, o le persone, ma per dare il giusto inquadramento alle cose. Esiste però anche un’alternativa, ed è quella sviluppata dalla PNL: cambiare le sub modalità. È un esercizio per cui, almeno all’inizio, conviene essere guidati da qualcuno di esperto, ma il concetto in sé è semplice: noi percepiamo il mondo attraverso i nostri sensi. Quindi tutto, anche quello che ci spaventa, ha delle caratteristiche sensoriali: colori, luminosità, dimensioni, suoni, odori, sensazioni tattili.
  • Cambiando le sub modalità, ad esempio facendo diventare tutto in bianco e nero anziché a colori, o aggiungendo un delicato profumo di vaniglia, possiamo far modificare la sensazione provata da un’esperienza, e quindi alleviare i nostri timori.
Provare per credere! Ma c’è anche un altro trucco che Harry ci insegna, e non è neanche l’unico personaggio della letteratura che ci ricorda questo metodo. Ricordate come si fa a creare uno scudo protettivo? Expecto patronum! E la magia è talmente potente da tener lontani anche i dissennatori, o da riuscire a farci volare. Già, perché si tratta dello stesso sistema usato da Peter Pan per volare: basta un pensiero felice. Il ricordo di un momento perfetto, in cui ci sentiamo totalmente al sicuro, è in grado di creare uno scudo protettivo, o di farci volare. Sia la psicodinamica che la PNL ci insegnano a crearci un posto felice, perfetto, in cui rifugiarci o da cui attingere tutte le risorse che ci servono per far fronte ai problemi, anche gravi, della nostra vita. Ciò che ci protegge è uno stato d’animo interiore, che per semplicità trasformiamo in un luogo, ma il risultato è lo stesso: possiamo volare!