Moltissimi lo auspicano, tanti lo temono.
In genere si ritiene che la capacità di cambiare sia un fatto positivo, che la flessibilità porti dei vantaggi.
Forse si desidera che il cambiamento sia un fattore positivo da contrapporre alla fatica e allo stress del cambiamento stesso. Certo, l'argomento è molto complesso. Come persona il Cambiamento è stato parte integrante della mia vita: cambiamenti imposti da altri, cambiamenti casuali, cambiamenti desiderati per fuggire da qualcosa o per cercare qualcosa. Ho cambiato famiglia, casa, città, lavoro, vita, e più di una volta. Come Coach e come appassionata di I Ching mi trovo spesso a parlare di Cambiamento. L'I Ching è chiamato anche Libro dei Mutamenti, quindi è sicuramente un esperto di Cambiamento. Ed è proprio nell'I Ching che troviamo qualche sorpresa, con buona pace di coloro che inneggiano al cambiamento fine a sé stesso. L'I Ching parla spesso di cambiamenti, ma nella maggior parte dei segni indica come adattarsi, far fronte, e leggere i cambiamenti esterni.
- Spesso ci invita a cambiare strategia, e ancora più spesso a cambiare tattica.
- Spesso ci segnala che qualcosa è cambiato e ogni volta che compare una linea mobile ci sta indicando un bivio della nostra vita.
E poi, finalmente, si arriva al nocciolo. E allora compaiono i desideri più veri, quelli interiori, quelli personali. E allora, sintetizzando, si scoprono due tipi di cambiamento.
- Il primo conferma la verità di ciò che ha scritto Richard Bach: "mai ti si concede un desiderio senza che ti sia concesso il potere di farlo avverare": si desidera realizzare rapidamente il cambiamento che in realtà è già in atto dentro di noi.
- Il secondo è il desiderio di cambiamento per far fronte a variazioni dell'ambiente.