Io e Il libro dei mutamenti

Quando ho incontrato l'I Ching
Durante la mia non soddisfacente, ma molto formativa, adolescenza sfogavo l’infelicità leggendo (ci sono modi peggiori). Quello era il mio periodo cultural-psicologico, in cui leggevo di tutto, e soprattutto cose impegnate. Devo a quegli anni se ho letto Giuseppe e i suoi fratelli di Thomas Mann e Guerra e Pace di Tolstoj (oggi non ci riuscirei!!) e devo a quegli anni la conoscenza approfondita della comunicazione non verbale: avevo comprato e letto tutto quello che veniva pubblicato in italiano sull’argomento. Avevo anche imparato a leggere le carte ed ero ritenuta decisamente brava. Qualche anno dopo mi ero dedicata ad argomenti “scientifici”, studiando chimica e tecnologie farmaceutiche all’università, ma la passione e l’abilità con i tarocchi mi avevano seguito. Così il giorno in cui mi capitò di vedere in libreria un bellissimo testo rosso con scritte in oro dal titolo I King, collana Psiche e conoscenza dell’Astrolabio decisi di comprarlo. Sono passati 30 anni, e ancora quel libro è in prima fila in libreria, mi ha seguito in tutti i traslochi e continuo a leggerlo e usarlo.