L’Eroe e Paziente

Ecco il mio nuovo libro!

Sono estremamente felice e orgogliosa di presentarvi il mio nuovo libro, L’eroe e il paziente. È basato sul viaggio dell’eroe, un potente strumento di crescita personale e di gestione delle esperienze difficili, ma anche l’elemento essenziale di moltissime favole, di film (ad esempio Guerre stellari) e di tantissimi libri, come Harry Potter. Il viaggio dell’eroe appartiene a tutti noi, i suoi archetipi fanno parte dell’inconscio collettivo, e lo riconosciamo immediatamente come parte di noi.

Molto è stato scritto sul viaggio dell’eroe finalizzato alla crescita personale: io lo ritengo un percorso incredibilmente efficace. Più recentemente è entrato anche a far parte del bagaglio del manager per gestire la leadership e i collaboratori.

Amo il viaggio dell’eroe da molti anni, l’ho utilizzato spesso per affrontare esperienze difficili ed era inevitabile che lo usassi anche per affrontare la mia malattia.

Il viaggio dell’eroe è un percorso e lungo la strada passiamo attraverso alcuni ruoli fondamentali, definiti archetipi. Lo studio delle tappe, degli archetipi, in relazione alla malattia è cominciato con me stessa, osservandomi. Poi, nelle lunghe ore di ospedale, in attesa di una visita o di un trattamento, ho cominciato a guardare gli altri pazienti, riconoscendo in loro le caratteristiche, i comportamenti. E nel trascorrere delle settimane ho visto alcuni percorrere il loro viaggio dell’eroe, e altri rimanere bloccati in uno schema appartenente a uno specifico archetipo. E poi, avendo ammesso sin dall’inizio che avevo un tumore, mi si sono avvicinate molte persone per raccontarmi le loro storie di malattie nascoste, mai confessate per timore di avere problemi sul lavoro, o semplicemente perché non volevano parlarne. In ciascuno c’è una storia, e in ciascuno di loro era possibile osservare una reazione e un’evoluzione ascrivibile alle tappe del viaggio dell’eroe.

Il viaggio del paziente inizia con la diagnosi e, come ogni viaggio dell’eroe, termina “con il ritorno a casa”, quando il paziente ha elaborato pienamente l’esperienza.

Riflettendo e cambiando prospettiva, ho pensato che queste informazioni potevano essere utili al medico, ai terapeuti in genere e persino ai familiari dei pazienti. E anche al paziente stesso, certo, ma per lui avevo già scritto sull’argomento (il libro dedicato al paziente uscirà tra qualche settimana).

A cosa può servire riconoscere l’archetipo che il paziente sta vivendo in quel momento?

Prima di tutto a comprenderlo, e poi a gestirlo, a sapere cosa aspettarsi in termini di reazioni o empowerment, piena partecipazione o distratta ubbidienza.

È uno strumento semplice e per favorirne la memorizzazione ho scelto un numero ridotto di archetipi e uno schema sintetico e razionale del libro.

A me è stato utile: spero lo sia anche a voi.

Lo trovate in versione cartacea e in versione ebook seguendo i link, sui principali store o ordinandolo in alcune librerie