L’I Ching e il tempo e il coaching tradizionale

Il tempo, e ovviamente non mi riferisco a quello atmosferico, è una variabile importante per l’I Ching?

Non ho tempo! È una delle frasi sentite più spesso, in tutte le sue infinite variazioni: quanto tempo ci vuole, serve tempo, avrei bisogno di tempo, …

E quest’ansia del tempo è una delle principali cause di stress. Oppure, da un altro punti di vista, la presunta mancanza di tempo è uno dei migliori alibi per non provare neanche a fare una specifica azione.

Chi, poi, si rivolge all’I Ching, sia come strumento di divinazione sia come guida e maestro di vita, spesso chiede “quando” o quanto tempo è necessario.

Esistono diversi trattati, e diverse opinioni, su come Il libro dei mutamenti calcola o fornisce informazioni sul tempo, e non è difficile trovare questo genere  di informazioni. Quindi mi limiterò a raccontarvi la mia esperienza, e le mie riflessioni in proposito.

A mio avviso la variabile tempo è quella su cui l’atteggiamento dell’I Ching si discosta maggiormente dal coaching tradizionale. E secondo me … sotto molti aspetti ha ragione l’I Ching.

Nel coaching tradizionale è essenziale definire i tempi sia per il raggiungimento dell’obiettivo che per le singole tappe di avvicinamento: scandire i giorni, le settimane, i mesi, è fondamentale per rimanere concentrati sull’obiettivo stesso.

L’I Ching pensa un po’ diversamente. 

Intanto c’è un elemento culturale: la cultura cinese vede il mondo in termini di millenni, con piena continuità tra le generazioni, mentre la nostra cultura legge il tempo in termini di mesi, anni, al massimo secoli.

Ma la differenza è ancora più profonda.

Il coaching fissa l’obiettivo desiderato, e lo persegue. L’I Ching considera, e valuta, l’obiettivo allineato con “i desideri del cielo”, l’armonia dell’universo, il destino da compiere di una persona in un determinato momento. Se le condizioni cambiano, l’obiettivo dovrebbe mutare.

Se la persona sta “percorrendo la sua via” poco importa se per raggiungere la propria meta impiega un giorno o qualche anno.

Ma, attenzione: il punto di vista dell’I Ching non è banalmente quello del fatalismo. Tutt’altro!

Se qualcosa va fatto, deve essere fatto: inutile tergiversare. Se i tempi, invece, non sono maturi, è altrettanto inutile forzare le cose.

Il libro dei mutamenti, pertanto, è pieno di suggerimenti che fanno riferimento al tempo: è opportuno agire, oppure è opportuno attendere e prepararsi. O, ancora, si parla di tempo compiuto o di tempo indefinito e il primo è in relazione ad accadimenti concreti, mentre il secondo contiene la vaghezza necessaria per operare cambiamenti su se stessi, o attendere mutamenti dell’ambiente circostante.

È quindi molto difficile, e spesso sarebbe scorretto, cercare di leggere nell’I Ching il tempo misurato in giorni, mesi o anni, mentre è possibile valutare i parametri del tempo secondo le leggi del “cogli l’attimo favorevole” o “preparati” o, ancora, osserva attentamente il mondo per vedere se e quando è meglio operare.

In conclusione … se siete alla ricerca di un suggerimento secondo la nostra stressante lettura del tempo, l’I Ching non fa per voi. Ma se cercate l’armonia e il benessere nella vostra vita, affidatevi ai suggerimenti del Libro dei Mutamenti.