L'I Ching e Jane Austin

Qualche giorno fa ho guardato alla televisione l'ultima puntata di uno sceneggiato su Orgoglio e Pregiudizio, e ho pensato al Libro dei Mutamenti.

Fortunatamente mio marito era fuori a cena! Per quanto sia un uomo abbastanza paziente, dopo avergli fatto vedere più volte tutti i film tratti dal romanzo, forse non sarei riuscita a imporgli anche lo sceneggiato.

Il fatto è che Adoro Letteralmente quel Romanzo!

E trovo Jane Austin uno dei migliori antidepressivi, paragonabile solo alla Nutella.

Così mi sono trovata a riflettere. Cosa avrebbe detto l'I Ching dei diversi personaggi?

Se qualcuno avesse chiesto all'I Ching "Chi è Giovanna, Lidia, il signor Darcy?" cosa avrebbero risposto?

  • Identificare Giovanna è facile: il 15 La Modestia.

Giovanna è bella e buona, mite, dolce, paziente. Ma Giovanna deve decidere se vuole prendere in mano la sua vita o limitarsi a seguire il destino. E quando non fa nulla (evitando di far capire a Bingley che lo ama) rischia la catastrofe.

  • Il Signor Collins è probabilmente un 27, L'Alimentazione.

Si nutre delle sue stesse parole, e il suo abito talare non ha nulla a che fare con la sua capacità di comprensione dell'essere umano.

  • Darcy potrebbe essere un 28, l'Eccesso del Potente, La preponderanza del Grande.

Potente, ricco, sicuro di sé, onesto e corretto, ma incapace di vedere la propria arroganza. E allo scontro con Elisabeth la trave maestra si piega.

  • Lidia potrebbe essere il 30, Il Fuoco, L'Ardente.

Tutta ardore e passione, tutta entusiasmo. Quando trascura ciò che l'I Ching chiama "la cura della vacca", cioè il rispetto per gli altri, l'arrendevolezza, la comprensione di sé stessi come parte di un tutto, si mette decisamente nei guai.

  • La madre può essere descritta con il 22, l'Avvenenza.

In gioventù era bella, ma sciocca. Poi è rimasta solo la stoltezza. Non è cattiva, è solo stupida.

  • Il padre è presumibilmente il 33, La Ritirata.

Il suo studio è diventato il suo rifugio. La sua cultura, la sua intelligenza ela sua acutezza nel valutare le persone sono presenti, sì, ma tenute nascoste. Lui rifugge i problemi, pur comprendendoli. E quella fuga che era nata come via di sopravvivenza ad una moglie sciocca è, poco a poco, diventata il solo stile di vita che è in grado di affrontare.

Ed Elisabeth?

Essendo il personaggio cardine è sicuramente anche il più complesso da collocare.

  • All'inizio sembra un 20, la Contemplazione.

Intelligente, profonda, serena, piuttosto colta per i canoni dell'epoca, guarda il mondo con distacco, ma senza l'allontanamento proprio di suo padre.

  • Ma il suo destino si compie come 25, l'Innocenza, l'Inaspettato.

Infatti la sua vita comincia realmente a cambiare quando, come Don Chisciotte, rifiuta dapprima il matrimonio con il signor Collins, poi affronta Darcy con una lunga serie di accuse e infine ha l'onestà di ammettere i suoi errori di giudizio.

Quindi probabilmente Elisabeth sarebbe identificata da un 20, e avrebbe avuto il suggerimento di viaggiare per comprendere il mondo, con un 6 all'inizio (il nobile, quando guarda il mondo, non si accontenta di osservare gli altri, ma deve cercare di capirli) e un 6 al quarto posto (un uomo capace deve essere messo in condizione di agire). Il 20 con le due linee mobili diviene il 25, e il destino si compie.