L’I Ching è sistemico?

Sto studiando il pensiero sistemico, e sto frequentando persone che spesso discutono se una cosa, o un comportamento, è sistemico. Ed ecco la domanda: l’I Ching è sistemico?

Lo so, prima di tutto bisognerebbe sapere con maggiore precisione cosa vuol dire “essere sistemico”, ma qui vi posso offrire solo qualche approssimazione.

Una cosa, qualunque cosa, può essere definita sistemica quando è connessa ad altre. Affermazione stupida: tutto è connesso a tutto! Ormai lo affermano, con certezza, tutte le discipline.

Riprovo.

Una cosa è sistemica quando rende visibili e fruibili le connessioni, quando stimola il pensiero sistemico.

Non è proprio la definizione che cercavo, ma mi piace di più.

E io non ho dubbi: l’I Ching è sistemico.

È sistemico perché è “passato” attraverso migliaia di anni, arricchendosi man mano di esperienze, storie, esempi pratici, commenti.

È sistemico perché ci induce a guardare le cose, e in particolare noi stessi e i nostri problemi, da prospettive diverse.

È sistemico perché è scritto in linguaggio metaforico, perché ad ogni esagramma corrispondono immagini ricche di significati, e ci induce a collegare i nostri emisferi cerebrali.

È sistemico perché parla, e risponde, dei nostri piccoli problemi così come delle grandi questioni sociali.

Ed è sistemico perché per interpretarlo dobbiamo lasciare libero il pensiero da tutte le abituali costrizioni, convinzioni e infrastrutture che ci condizionano.