La leadership del vento

Stili di leadership suggeriti dall’I Ching

Alla base dell’I Ching ci sono otto trigrammi collegati agli elementi della natura, gli stessi trigrammi usati nel bagua, la base del feng shui.

L’unione di due trigrammi porta agli esagrammi, e ciascun esagramma contiene consigli per il saggio e suggerimenti su cosa fare e come comportarsi.

Se prendiamo gli esagrammi composti da due trigrammi uguali troviamo le caratteristiche espresse al massimo, con pregi e difetti, e possiamo leggere nei suggerimenti per il saggio dei veri e propri stili di leadership.

Parliamo del vento. L’esagramma doppio è il 57, Sunn.

Esprime grande ricchezza di energie e valori femminili: ogni trigramma rappresenta un membro della famiglia e Sunn è la figlia maggiore.

C’è grande potere nel vento: se è mite e costante penetra ovunque, modella le rocce, induce cambiamenti profondi e duraturi, poco a poco, ma se è violento distrugge.

L’immagine associata a questo esagramma recita: il saggio emana i suoi comandi ed agisce.

Nella sentenza, inoltre, è contenuto l’invito a cercare persone sagge per ricevere consigli.

Ne deriva una leadership che ha obiettivi chiari, non esita ad imparare e sa coniugare la capacità di comando all’azione. Ha pazienza e cambia il mondo.

Come il vento disperde le nubi, il leader segnalato da questo esagramma sa far crescere il bene e disperde le ombre, l’oscurità.

È un leader che costruisce, poco a poco.

  • Non fa grandi cose, ma una somma di piccole crescite capaci di far evolvere, di generare cambiamenti profondi.
  • Se crea un business, un’azienda, sarà qualcosa di solido che non arricchisce ma alimenta, mantiene per anni e anni.
  • Se guida persone le modella, trae il meglio da ciascuno.

E c’è una fortissima componente di educatore in questo leader.

Infine, come il compito del vento è anche quello di disperdere i semi per consentire una nuova crescita, l’esagramma può simboleggiare anche la possibilità di prosperare cambiando città o andando all’estero, o portando oltre i confini consueti le proprie idee e il proprio valore